gruppo volontari in Tanzania

Articolo sul Resto del Carlino

Dopo la scuola, investiamo sull'agricoltura, per renderli indipendenti.

Il sogno dell’associazione Cattolica per la Tanzania continua. E ora dopo aver realizzato una scuola superiore per 600 alunni con tanto di dormitori e laboratori, i volontari cattolichini coordinati dal medico Maurizio Lugli, presidente della Onlus che da più di 10 anni sta cambiando una piccola fetta di mondo in Africa, hanno un nuovo ambizioso progetto. “Vorremmo creare un’economia agricola e commerciale – conferma il dottor Lugli – in Tanzania ai piedi del Kilimanjaro, che possa fornire le basi per una certa autonomia alle popolazioni del luogo. Grazie alla possibilità di sostenersi con i prodotti agricoli prodotti e coltivati su circa 7 ettari di terreno, creando qui anche un indotto economico e commerciale con i prodotti agricoli stessi.

L’Africa e la sua gente vanno aiutati rendendoli indipendenti e autonomi. Creando loro le opportunità di potersi sostenere da soli con una economia che funzioni e non solo con assistenzialismo che poi è solo frutto di chiacchiere.

Noi di Cattolica per la Tanzania cooperiamo con altre onlus e questa cooperazione è una risorsa preziosissima. Da anni numerosi volontari cattolichini sostengono le lodevoli iniziative dell’associazione.

Devo ringraziare le tante persone che ci sono da sempre vicine  – prosegue Lugli – come ad esempio la famiglia Battistelli che ci ha sempre sostenuto da vicino e alla quale vorrei fare una menzione speciale anche per la recente cena all’Hotel San Marco in ricordo del compianto Piero Battistelli che ha permesso alla nostra associazione raccogliere fondi importanti per nuovi progetti.”

Dall’articolo sul Resto del Carlino di mercoledì 16 maggio 2018