la clinica ostetrica

Diario - Tanzania 2025 #01

Di nuovo in Tanzania, attraverso il diario di viaggio vi presentiamo la nostra Africa.

Febbraio 2025, insieme al nostro presidente Maurizio Lugli torniamo in Tanzania e grazie al suo diario di viaggio, potremo condividere con voi quanto è stato già realizzato e quello che si sta progettando, ma lasciamo che sia lo stesso Maurizio a raccontarcelo!

“Oggi siamo andati all’ospedale gestito dal Vescovo e intitolato al Dott. Atiman, di cui allego una rapida biografia a ricordo di un uomo la cui vita definirla avventurosa è poco.
Abbiamo visitato la nuova clinica ostetrica in sostituzione di quella precedente, che era assolutamente fatiscente.
Questa nuova struttura, come si vede dalle immagini, è veramente un fiore all’occhiello: viene assicurata l’assistenza sia pre- che post parto.
La clinica è la più efficiente risposta ad uno dei problemi più gravi dell’Africa: l’alta mortalità perinatale.
In Africa il futuro può essere assicurato, non solo dalla lotta contro la malnutrizione ma anche da un adeguato livello di assistenza sanitaria e dalla possibilità di potere accedere all’istruzione.“

ADRIEN ATIMAN

Catechista laico cattolico africano e medico nel Tanganica (attuale Tanzania).

Nato a Toundourma, a ovest di Timbuktu, da madre Taureg e padre dell’Africa occidentale, Atiman fu rapito da giovane dai Tuareg e venduto come schiavo. Nel 1876, come parte di una carovana che attraversava il Sahara, fu riscattato dai missionari dei Missionari d’Africa (Padri Bianchi), che lo portarono in Algeria e lo iscrissero a scuola. In seguito frequentò il Lavigerie Institute e un’università a Malta, dove fu formato come medico-catechista . Nel 1888 si imbarcò per il Tanganica con un gruppo di missionari cattolici romani e iniziò a lavorare presso il dispensario della Missione di Karema, dove prestò servizio per sessantotto anni. Il suo matrimonio con la figlia di un capo Bemba aprì contatti per far progredire la missione. Durante la prima guerra mondiale i suoi servizi medici ai soldati belgi ottennero ampi consensi. Abile chirurgo, Atiman aveva una mente curiosa ed esplorò l’uso di medicine indigene africane, raccogliendo al contempo nuove scoperte dai dottori europei. In tandem con la sua pratica medica c’era la sua fervente fede cattolica. Come stimato catechista, sfidò pratiche come l’infanticidio e il processo per avvelenamento. Per i suoi successi di vasta portata fu decorato dieci volte, ricevendo medaglie dal Vaticano e dai governi in Europa e Africa.